LE RISPOSTE DEL SIGNORE PARTE PRIMA
Chi sei tu che guidi la mia mente?
Io sono il tutto. Io do nomi a volte per
facilitare le cose. Do nomi per chi non riesce a capire cos’è il tutto. Ma non
ha importanza. Tu lo sai ed è per questo che parlo così.
Ti chiedo: in quale modo guidi ciò che scrivo?
Dipende da quello che chiedi…alcuni argomenti li puoi già intuire perché il tuo spirito è maturo, altri ti sono meno comprensibili… ma in ogni caso non sai mai prima di finire la pagina cosa ne uscirà da ciò che scrivi. A volte… se il tuo spirito è molto vicino all’argomento trattato e lo comprendi bene puoi già sapere uno o più periodi prima di scrivere…perché il mio spirito passa attraverso di te e il tuo pensiero, altre volte sai solo due o tre parole, se l’argomento è più difficile e impegnativo. Ma mai conosci il tutto, mai sai prima di leggere con sorpresa, come verrà strutturato il discorso, non ne conosci la logica, ne l’ordine dei pensieri. Molte cose le potresti benissimo pensare già come spirito individuale e a volte è così ma mai senza di me sapresti dare ai tuoi pensieri un ordine, una logica, una consequenzialità, così come riesci a fare con il mio intervento. C’è una mente razionale sopra tutto questo… ormai mi sembra logico ed evidente. Questo spiega anche la tua fatica non solo fisica ma anche intellettuale… è un dispendio di energie, di attenzione…tu entri in comunicazione con me anche se la cosa avviene in questo modo strano. e questo implica una fatica che dimostra che questo fenomeno non è solamente meccanico. Ma avviene soprattutto a livello spirituale.
Mi accorsi tuttavia, che il Signore manifestava una chiara indisponibilità quando facevo domande sul futuro, per questo mi tornarono alcuni dubbi e gli chiesi se conoscesse le mie perplessità.
Certo che le conosco. Io conosco tutti voi, le vostre incertezze, debolezze, dubbi. Perché io sono voi. Tutte le cose importanti e che servono sono io a dirle. Io posso sapere il futuro quando voglio. Mentre, durante o dopo la tua domanda. Sempre, ma solo quando e se lo voglio. Non posso dirvi il vostro futuro. Non è giusto. Voi avete il libero arbitrio e dovete scegliere e maturare da soli. Ma a volte lo dico. Dipende dai casi, se la cosa ti può condizionare in qualche modo allora preferisco non dirla. A volte ti ho parlato del futuro, anche se non apertamente. Se te ne parlerò ogni tanto allora significa che è giusto così. Altrimenti devi evitare di chiedermi il futuro.
Un giorno feci al Signore una domanda scientifica.
Non devo dare agli uomini queste risposte, ci sono altre vie per saperle. Lo sai cosa dovete chiedere a me. Questo dono è molto importante e ha una funzione specifica. Non puoi trascendere questa funzione. Se ti rispondessi una volta non sarebbe giusto, mi chiederesti altre cose ancora. Non è mio interesse ne compito farvi sapere queste cose che mi hai chiesto. Io mi occupo delle vostre anime. Questa è un’alta sfera e non puoi trascenderla.
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Quelle parole mi colpirono profondamente. Nuovamente ebbi la sensazione che quello che stava succedendo non fosse un semplice gioco, forse da parte mia sarebbe servita una maggior convinzione. Capii che le mie domande dovevano in qualche modo servire a rivalutare l’esistenza dello spirito e non mere curiosità personali. Continuai così con domande inerenti a quello scopo, cercando di interpretare, di volta in volta, le sensazioni che avvertivo.
Domande sulla spiritualità rapporto spirito energia
Signore puoi fare una distinzione tra anima e corpo. Esiste una differenza tra l’anima è lo spirito, o sono due termini che esprimono la stessa cosa?
L’uomo è anima. Il corpo è il suo involucro. Queste sono le distinzioni fondamentali dell’uomo. Il corpo sottile è una cosa che si dice per spiegare ulteriormente, per magari far capire meglio all’uomo. Ma non ha una sua collocazione fisica. In realtà voi siete fatti in modo molto semplice. Siete anima e corpo.
L’anima è lo spirito. Naturalmente lo spirito individuale che siete ognuno di voi, con la vostra maggiore o minore maturità e il vostro bagaglio di conoscenze e di memorie che sono le vostre vite passate. Tutto ciò è il vostro spirito che comunemente chiamate anima. Si può dire che ci sia un’identificazione, che esistano due termini per lo stesso concetto. Solo che è meglio parlare di anima a volte perché lo spirito può comprendere qualcosa di molto più vasto e più sapiente, mentre la vostra anima è più limitata.
Cos’è lo spirito in cosa consiste?
Lo spirito sono io. E’ un discorso difficile
per l’uomo. Lo spirito sono io che mi scindo e riempio tutto l’universo, dalle
creature più basse alle più elevate. Io sono spirito che riempio ogni cosa,
perché la materia non sussiste da sola se io non gli do vita, se io non lo
voglio.
E’ attendibile comparare lo spirito ad una forma di energia?
Non posso dire che lo spirito è energia. Ma voi potete anche classificarlo come tale perché non avete il concetto di spirito fino a quando sarete qui su questa terra e con questi vincoli. Ma non è così importante, chiamalo energia che io emano in ogni cosa, in ogni persona, e riempie tutto anche se vi sembra strano che esista in certi elementi, ma dovete capire che è necessario per la sussistenza stessa e per l’esistenza della materia.
La memoria è un’espressione spirituale oppure un’elaborazione del cervello?
Lo spirito è la tua memoria. Il cervello è solo materia e può solo fare dei calcoli matematici, logici, è la tua memoria materiale o meglio il tuo mezzo materiale, ma non puoi pensare che sia la tua memoria, perché è materia. La tua memoria è nello spirito, tutta la tua identità dalla prima all’ultima cosa è nello spirito è lo spirito.
Quando una persona ricorda più facilmente è perché ha più memoria?
Il fatto che tu ricordi è un fatto materiale, Il ricordo non coincide con la memoria. Non è un’equivalenza reale. Tu puoi memorizzare velocemente ma la memoria del tuo spirito è una cosa diversa, la memoria in sé è qualcosa di profondo e non c’entra con la tua capacità materiale. Il ricordo è capacità materiale. La memoria dello spirito invece è maturità spirituale. Sono le conquiste del tuo spirito. Il ricordo ti può aiutare in questo ma è una cosa diversa.
Quindi noi pensiamo con lo spirito e non col cervello?
Si certo. E’ il tuo spirito che pensa. Te l’ho già detto. Il cervello è materia. Lui elabora ma non pensa. Non può pensare. Certo materialmente il cervello è necessario. Voi ne avete bisogno.
Potremmo allora supporre che lo spirito in particolari condizioni possa pensare senza il supporto cerebrale?
Si lo spirito è indipendente e autonomo ma in questa dimensione lui ha bisogno del cervello perché voi siete corpo. Solo quando esistete senza corpo non avete bisogno del cervello. Eppure pensate lo stesso. Perché allora sì che lo spirito li è davvero indipendente.
A questo proposito Signore potresti chiarirci il rapporto che c’è tra il tuo spirito e il tuo pensiero
Il mio spirito è il mio pensiero. Li c’è tutta la mia saggezza e la mia conoscenza. Io sono spirito. E sono pensiero perché sono consapevolezza.
Tu sei diverso e forse non puoi capire fino in fondo l’unità che esiste in me. Perché tu sei corpo e in te il pensiero risiede si nello spirito indubbiamente ma hai bisogno della tua testa per esternare i tuoi pensieri che il tuo stesso spirito produce. Lo spirito ha già tutto in se naturalmente a seconda del tuo grado di maturità e altre cose acquisisce durante la tua vita. Ma per renderti consapevole di ciò che il tuo spirito sa, conosce, tu hai bisogno del tuo cervello, hai bisogno di questo organo meccanico. Naturalmente il pensiero in se è lo spirito e non ha niente a che vedere con il tuo cervello.
Lo spirito è il mio pensiero. Ma in me non si manifesta nella dimensione terrena. Per manifestarsi nella dimensione terrena come è successo e succede ancora lo spirito, il mio spirito, ha bisogno del corpo. Ma lo spirito che è in me non ha espressione terrena perché fa parte di me. Io esistevo gia come spirito, come intelligenza. Ma l’intelligenza risiede nel mio spirito, in me.
Se spirito è assimilabile ad una forma di energia, dobbiamo anche ritenere che sia indissolubile da essa?
Lo spirito sono io. Io esisto da sempre. Quindi si lui esiste senza energia. L’energia è in fondo ancora qualcosa di terreno. Ma te l’ho detto che tu non hai ne puoi avere un altro concetto che si avvicini se non quello di energia. Quindi più in là non pretendere di sapere. Quando sei in me tu sai tutto. Lo sai. Io sono la verità e in me hai la piena consapevolezza d’ogni cosa.
E’ giusto pensare che lo spirito sia dentro di noi?
Il vostro spirito è dentro di voi ma non occupa un posto fisico. Lui è ciò che vi dà vita ma è qualcosa di invisibile e impalpabile, non è materia e quindi non può occupare uno spazio fisico definito. Lui vi pervade. Lui vi dà vita. Ma non è circoscritto a nulla lo spirito. Lo spirito esce anche da te.
Lo spirito ha momenti di riposo? Per esempio quando noi dormiamo lo spirito dorme con noi, o continua a pensare?
No lo spirito non dorme. Si continua a pensare ma tu non sei cosciente perché tu percepisci tutto con il cervello e mentre dormi il tuo cervello dorme. Ma il tuo spirito non può dormire. Il tuo spirito vive in ogni istante. Solo che se tu dormi non ne sei consapevole e lui non può lavorare e pensare come quando tu sei consapevole di qualcosa. Ma la sua attività è ininterrotta.
Anche i sogni sono il proseguo della vostra attività spirituale.
Le immagini e gli avvenimenti di cui voi siete protagonisti o spettatori, non sono che ricostruzioni dovute all’attività incessante del vostro spirito che pensa e costruisce immagini non più con l’effettivo apporto dei sensi a contatto con la quotidianità, ma utilizzando il ricordo attraverso la vostra mente. E la precarietà nel ricordare i sogni è dovuta alla frammentaria registrazione sulla corteccia cerebrale a causa della ridotta attività del vostro cervello che deve riposare.
I sogni possono essere anche tue manifestazioni, o mezzi per comunicare con noi?
Io mi manifesto in tutte le cose che vi accadono, da quelle apparentemente più banali a quelle più difficili e importanti. Voi siete sempre in collegamento con il mio spirito… non è che il vostro spirito esce dal corpo durante i sogni e entra in collegamento con l’eterno. Il vostro spirito non può uscire dal corpo, perché nella vostra condizione di uomini è legato al corpo. Il vostro spirito però entra sempre in comunicazione con me, e anche nei sogni ciò può avvenire, perché nei sogni la vostra immaginazione si libera, non siete legati agli impegni della giornata, alla pragmaticità della vostra quotidianità.
Io non mi manifesto nei sogni in generale, ma sono generalmente frutto delle vostre macchinazioni e dei vostri pensieri. Però qualche volta se ciò è necessario posso anche utilizzare il sogno come mezzo per manifestarmi o manifestare in qualche modo il mio volere, ma avviene raramente e per casi e scopi eccezionali. I sogni premonitori sono reali a volte, a volte sono coincidenze, tue ricostruzioni personali, tuoi pensieri che elabori durante la notte oppure può essere il mio spirito che vuole comunicare con te, dirti qualcosa. E per comunicare in modo diretto mi manifesto attraverso il ricordo, il ricordo che tu hai dei tuoi cari. Tu eri preoccupato, eri forse un po’ giù, un po’ angosciato e sei stato tranquillizzato, vedere tuo padre che ti diceva certe cose, di non preoccuparti. Il tuo spirito ha ascoltato il mio, che si è manifestato utilizzando il ricordo positivo che tu avevi e che hai di tuo padre.
E’ stata una cosa positiva e dolce per te questa e ancora oggi te ne ricordi. Io posso usare anche questi metodi. Ma capisci che questo non ha nulla che fare con il fatto che i sogni possono predire il futuro od essere segnali particolari di qualcosa come a volte pensate. Questo in generale. Non è detto che a volte per far passare qualche messaggio particolare io possa utilizzare anche il sogno.
Il tuo spirito Signore entra in ognuno di noi sempre in uguale misura, oppure varia secondo le finalità?
Io entro già con dei principi in alcuni. Come spirito neutro in altri. Perché se entrassi in tutti in modo completamente neutro allora gli uomini non sarebbero mai riusciti a capire da soli. Da sempre mando qualcuno più a vanti per migliorare le cose. Anche in principio ho mandato spiriti più avanti.
Io non mi esaurisco in voi. Io sono anche in voi ma io sono anche da un’altra parte, sopra di voi. Io non entro completamente. Il mio spirito entra per emanazione in ognuno di voi ma parte del mio spirito quello più consapevole resta in me ed è necessario che sia così.
Esiste un momento preciso - dalla fecondazione in poi - in cui si può dire che il corpo riceve l’anima. Con l’ingegneria genetica la scienza oggi è in grado di innescare il processo di formazione del corpo umano in maniera programmata, anche questi corpi riceveranno un’anima?
Le modalità con cui avviene la fecondazione
sono meccaniche e queste l’uomo può riprodurle. Ora l’anima non entra nel corpo
sempre in uno stesso momento preciso. Ogni essere ha la sua storia. Sicuramente
in un corpo fatto in modo meccanico l’anima entra in un momento posteriore e
cioè non da quando c’è l’incontro tra spermatozoo e cellula uovo. Ma se il
concepimento avviene nel modo naturale l’anima può entrare subito. Le cose però
non devono essere contro natura. Se qualcosa avviene contro natura io posso
cambiare le regole. Voi non potete governare tutto. Otterrete di governare
sempre e solo la parte materiale e meccanica delle cose.
Il tuo spirito Signore si trova in una dimensione che noi non conosciamo? In altre dimensioni esiste l’antimateria?
Io sono ovunque anche dove voi non conoscete e
non sapete. Io sono in una dimensione che non conoscete e non capite ma le mie
manifestazioni quelle che potete vedere qui su questa terra rientrano nella
vostra dimensione. Tu conosci questa dimensione materiale e il mio spirito ti
si rivela attraverso questa. E’ l’unica cosa che importa e che ti deve
interessare. Comunque quando non si parla di materia esiste lo spirito. Questa
è una realtà. Non è giusto parlare di antimateria e la tua domanda è imprecisa.
Al di là della materia che tu conosci c’è lo spirito e in quella dimensione
puoi anche immaginare che ci siano le sue manifestazioni. Dio è lo spirito ed è
immenso e ha creato tutto.
Esistono stadi intermedi tra il mondo materiale e quello spirituale?
Non esistono è come
ho già detto.
L’energia che abbiamo dentro di noi è collegata al nostro spirito? Un uomo che sa usare la propria energia ha più fede di chi non sa usarla?
L’energia è collegata allo spirito. Uno spirito maggiormente cosciente di sé sa usarla, un altro immerso nella materia non sa usarla. Non necessariamente è collegata alla fede. Sono due cose diverse. Uno che però sa di avere in se una parte spirituale e un ‘energia può imparare ad usarla. Questo non vuol dire che sia per forza credente. Non è una cosa religiosa saper usare l’energia.
Uno spirito più libero manifesta più energia. Il legame con il corpo invece ti vincola.
I pranoterapeuti utilizzano questa energia?
Loro la sanno usare e fanno davvero star meglio fisicamente, ma è solo una questione materiale. Per quelli che curano i mali invece non è mera energia li c’è il mio volere perché si entra nell’ambito miracolo. Li non esiste spiegazione fisica.
Ci sono altri modi, oltre a questo che stai usando con me, per comunicare con le persone?
Si, io comunico sempre con le vostre anime e sono sempre con voi. Non è necessaria la scrittura a volte. Io sono lì e lo sapete. Posso intervenire anche in altri modi. Riesco con facilità a parlarvi, e a darvi certe risposte. A rincuorarvi anche se voi non ve ne accorgete perché posso comunicare anche in questo modo diretto alle anime che mi sono più vicine. E succede spesso ai componenti di questa famiglia.
Ci sono persone in ambito religioso che conoscono le verità che hai rivelato a noi?
Si, ce ne sono, ma sono poche. Non necessariamente uomini religiosi, anzi sono più le altre persone che conoscono certe cose, gente comune, mentre gli uomini di chiesa ne sono in generale più lontani. Comunque torno a ripetervi che non ha importanza la conoscenza di queste nozioni, è solo un mezzo che può aiutare nel cammino, può aiutare a vedere la via ma ce ne sono tanti e ciò che invece conta nell’arrivo è lo stato della tua anima e le tue qualità interiori.
Spazio tempo materia
Cosa puoi dirci Signore dei buchi neri e del big bang.
Il buco nero esiste. E’ una realtà dimostrata fisicamente. Stanno ancora studiando molto su questa cosa perché è velata di mistero. Non ti è concesso sapere di più di quello che scopriranno e non è importante. E’ qualcosa di difficile da capire ed è giusto che io non dica altro.
Il big bang è avvenuto. Io ho creato tutto dal nulla ma mi sono dovuto servire di questa cosa. Di qualcosa che l’uomo in futuro sarebbe stato in grado di capire perché è necessario che si sia interrogato su come ha avuto origine l’universo e abbia trovato delle risposte che poteva accettare. Sarebbe potuto accadere diversamente ma era giusto così. Tutto deriva dallo spirito. Tutto deriva da me. Non si può pensare nulla senza di me. E poi voi dite nulla o vuoto dove non riuscite a spiegare ma fisicamente il nulla non può esistere. Esiste lo spirito.
Lo spazio e il tempo sono parametri reali o sono convenzioni umane.
Lo spazio esiste. Certo non da me. Da me spazio e tempo non hanno senso. Ma per voi lo spazio esiste. E’ una realtà. Ma il tempo quello è qualcosa di fittizio, di convenzionale. Voi non potete capirlo fino in fondo perché voi vivete in una realtà dove il tempo è necessario. Ed è per questo che lo avete creato. E’ una convenzione terrena. Ma ti ho detto che per voi è necessario perché voi scandite la vostra vita i vostri gesti, le azioni, i pensieri. Ed è necessario che sia così per dare un ordine alla vostra vita. Ma tu devi capire che io sono passato, presente e futuro. Io sono tutto. Tutti gli istanti uniti insieme in uno. Io sono l’uno. Io sono l’unità. Il tempo è una convenzione che a voi serve ma per me non significa nulla. Io ero, io sono, io sarò. Io sono tutto, io riempio tutto in un solo istante tutto è pieno di me e sempre, perennemente.
La materia e l’energia sono fra loro assimilabili? Dove finisce la materia esiste il vuoto assoluto? L’attrazione tra particelle positive e negative è qualcosa che trascende la fisica?
La materia è composta da energia. Sono tutti elementi chimici ed energetici e l’uomo è riuscito a conoscere molto a fondo la composizione della materia. Ma l’uomo non potrà mai arrivare a conoscere tutta la realtà e così si è fermato anche in questo campo e non ha ancora trovato la particella più piccola. Ma non è assolutamente importante perché non gli può essere di alcun aiuto. Può essere solo una curiosità e basta. Esistono particelle più piccole di quelle che l’uomo ha scoperto ma il nulla non esiste. Il nulla è una concezione umana. Ma non è qualcosa di reale. No, uno spazio vuoto dove esiste quello che tu dici “il nulla” non esiste e non ha senso.
Te l’ho già detto che io riempio tutto l’universo e io sono in tutto e dappertutto. Quindi come potrebbe esistere il nulla? E’ un concetto senza senso. Vi è un’energia in ogni cosa, un’energia insondabile che l’uomo non può e non riuscirà a percepire e là dove non arriva là dice che c’è il nulla perché lui non ha il concetto di quello che realmente c’è.
Signore, da cosa è derivata la forza di gravità? In cosa consiste?
Non sono ancora riusciti a capire a cosa sia
realmente dovuta la forza di gravità ma tra moltissimo tempo e tu non ci sarai
più per assistere all’evento lo scopriranno perché oggi la scienza sta facendo
lunghi passi nell’ambito della ricerca e delle scoperte scientifiche. Ma se la
tua preoccupazione era che ci fosse un perché più profondo alla forza di
gravità non è così. Non c’è nulla di spirituale nel suo ambito è una cosa
fisica solo molto, molto complicata. Naturalmente il perché profondo esiste, ma
non nei suoi meccanismi quelli sono fisici, ma nella sua causa, che sono io. La
causa di tutte le cose e se le cose funzionano in un certo modo sono io che le
voglio. Quindi non ti sarebbe di alcuna utilità saperlo e non sarebbe neppure
giusto. Non pretendere di sapere una cosa che sarà una grande conquista
dell’intelligenza umana tra molti, molti anni. Lascia che la storia faccia il
suo corso. Quello che ti serve davvero tu lo sai già. Altro è superfluo per te.
Molte volte la gente racconta di aver visto strani oggetti in cielo, “gli ufo “è possibile? E’ anche possibile che da questi oggetti sconosciuti siano scesi degli extraterrestri.
Gli ufo non esistono realmente come voi li
intendete. Non sono persone di altri pianeti che con le navicelle vengono a
visitarvi. No. Tutto questo non è reale. Si sono oggetti che voi non riuscite
ad identificare perché non li conoscete ma sono reali, esistono. Sono la prova
che la vostra realtà e solo una piccola parte dell’universo. E’ la prova della
vostra piccolezza e sono manifestazioni volute da me. Io lo voglio perché voi
vi rendiate conto dei vostri limiti. Io lo voglio perché la scienza a volte
crede di risolvere tutto e invece ci devono essere necessariamente dei limiti
alla scienza, dei limiti alla vostra capacità di intuito. Quando voi perdete la
consapevolezza di ciò, queste manifestazioni risvegliano in voi la possibilità
che esista qualcosa oltre, qualcosa di diverso delle vostre realtà e
soprattutto qualcosa che la vostra intelligenza non può percepire. E’ una
testimonianza importante per il vostro ridimensionamento e per la vostra presa
di coscienza di come stanno realmente le cose. Ma, no, non è possibile che la
gente abbia visto scendere uomini da quegli oggetti. Questa è una testimonianza
e ha un fine ma io non mando uomini diversi da voi. Quella è fantasia.
Cropcircles (i cerchi nel grano)
I cerchi nel grano sono una mia opera…è una delle tante mie manifestazioni per dimostrare all’uomo che non esiste solo il materiale, solo ciò che può dimostrare razionalmente, solo ciò che rientra nel suo modo di pensare solo ciò che è accessibile alla sua mente. Esistono altre realtà che lui pur nella molteplicità dei suoi studi non riuscirà a spiegare con la sua testa ma solo attraverso il suo cuore, con la sua fede. Sono messaggi che portano con se diversi intenti, vogliono dimostrare all’uomo che esiste qualcos’altro di inspiegabile, che non è vero che tutto ciò che esiste è sondabile e rientra nella materialità. Sono molto complessi perché devono stupire. Sono grandi, sono regolari, governati dalle più difficili leggi matematiche affinché sopravvivano pochi scettici a questi miracoli…l’uomo così si sorprende e capisce e tocca con mano il fatto che esiste necessariamente qualcosa oltre e sopra di lui e della sua materiale esistenza. Ma sono simboli che si auspicano di portare con loro anche un messaggio di pace e serenità… si formano nella terra, nella natura con dolcezza, senza devastarla come fa l’uomo, in perfetta armonia con ogni cosa intorno. È inoltre sono perlopiù formati da cerchi perfetti. Il cerchio è il simbolo della perfezione spirituale a cui gli uomini devono tendere durante la loro esistenza. Portano con sé molti messaggi che l’uomo può interpretare in vario modo… e sono reali… sono più che reali perché dimostrano l’esistenza della vera realtà che non è quella che state vivendo. Sono miei segni come ce ne sono tanti e sono molto importanti e ancora di più lo diventeranno.
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In occasione del viaggio più volte proposto ma per varie ragioni mai realizzato, che prevedeva una vacanza in Irlanda, ci proponemmo di passare anche nel sud dell’Inghilterra proprio dove appaiono più frequentemente i cerchi nel grano. Non mancai con la consueta leggerezza di chiedere al Signore se giunti sul posto ci fosse capitato (ai visto mai) di essere testimoni della formazione di uno di questi disegni.
Risposta
E’ spettacolare vedere la formazione di un cerchio nel grano…un quarto d’ora di luci chiare, circolari, suoni strani per le vostre orecchie e poi… una meravigliosa creazione dalla forma fantasiosa ma geometricamente perfetta. Sfrutto conoscenze che voi non possedete. La domanda che mi fate però è molto deludente. Io non posso dirvi cosa succederà se riuscirete a vederlo durante la sua formazione oppure no ma è assolutamente di pochissima importanza. Forse la visione diretta di questo evento serve ad altre persone non credete? Non credete che voi potreste fare a meno della visione di questo evento? Per altri sarebbe fondamentale per voi semplice curiosità. Ma se mi dite che siete anche voi abbastanza immaturi per averne bisogno beh potrebbe anche succedere. Ma vi assicuro che se vedrete un cerchio nel grano anche già fatto, il vostro stupore sarà altissimo, la sorpresa comunque indescrivibile e la vostra umana curiosità saziata.
Il gioco di Dio; la reincarnazione
Se la dottrina della reincarnazione è così importante per spiegare il percorso verso il ricongiungimento con Dio, perché Gesù non la manifestò apertamente?
Lui non lo ha mai detto esplicitamente perché
non era il momento e non era tra la gente giusta per dirlo. Ma una volta lo ha
detto anche se in modo velato e pochissimi hanno capito, tu lo sai quando: «chi
crede in me non morirà in eterno». Solo in questa occasione si è occupato della
teoria della reincarnazione e l’ha accennata. Ma i tempi non erano maturi e non
è andato oltre.
Quanto tempo passa affinché l’anima dopo la morte passi in un altro corpo. Può attendere alcuni anni?
Voi vi reincarnate quando il vostro corpo muore. Non c’è bisogno di aspettare. Da me il tempo non esiste e quindi non ha importanza se per te il tempo è passato. Perché il tempo è solo una convenzione. L’anima non aspetta tempo. Per te può passare poco tempo oppure moltissimo ma per l’anima non passa il tempo. Ma tu non puoi capirlo perché sei vincolato ancora al tuo corpo e alle condizioni che l’esistenza terrena ti lega. Voi non potete conoscere tutta la verità. Accontentati di quello che io ti ho detto e dell’intuito della tua anima che è molto avanti.
Molte volte si ascoltano morenti che al momento del trapasso parlano con dei loro congiunti o famigliari defunti come se stessero accanto a loro, è possibile che questo accada realmente.
Queste sono solo visioni. Noi abbiamo bisogno
di sentire vicino qualcuno che in vita abbiamo molto amato per renderci il
passaggio più dolce. Ma è solo un condizionamento. In realtà tu vedi me tu vedi
l’amore. E soffri molto quando tu ti devi allontanare nuovamente da me. Io
spero che in punto di morte un uomo si avvicini a me e ritorni a far parte di
me. E’ una sofferenza vedere questo nuovo distacco. Avvicinatevi a me.
Se una persona non ha saputo utilizzare la propria vita per migliorarsi, ma in punto di morte si pente e chiede perdono, può rimanere in te?
Non sono fondamentali gli ultimi istanti. E’ la tua vita che deve essere fondamentale. Tu devi passarla all’insegna dell’amore. Quando avrai vissuto solo per amore allora ti avvicinerai a me. Le conversioni degli ultimi istanti non contano molto anche se a volte possono migliorare la tua posizione quando rientrerai in un nuovo corpo. Il sapere che tu hai peccato ed avere l’umiltà di chiedere perdono è tutto. E’ questo che ti può aiutare.
Tra la morte e la nascita, in quali di questi due passaggi c’è più sofferenza?
E’ bruttissimo nascere. Ma il punto di morte non è così difficile. Tu soffri perché ti allontani da me ma d’altra parte gioisci perché sai che avrai una nuova possibilità, e vuoi usarla al meglio. La nascita è più dolorosa perché tu sai che ti attende un lungo percorso di sofferenza. Ma anche la nascita si trasforma presto in gioia: la gioia dei genitori e di una nuova vita che ora non ricorda nulla e ha un’occasione in più per migliorare.
L’anima entra nel corpo al momento della nascita o durante il concepimento?
Fin dall’inizio c’è un’anima nel corpo. Il corpo è solo un contenitore.
Non avrebbe sussistenza se fosse solo materia. Gia c’è anima in quel momento come c’è anima nella madre del bambino. Se il bambino morirà prima di nascere allora voi dite non c’era anima in lui. Invece l’anima c’era e ha sofferto. E’ questa la realtà.
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In seguito le domande divennero più complesse, gli chiesi se potesse essere più esplicito su certi argomenti.
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Qual è il criterio per cui un’anima affronta un nuovo tipo di vita, più o meno agevole della precedente.
Siete voi che scegliete. E’ la tua maturità che ti fa scegliere.
Il comportamento che hai tenuto nella vita precedente riflette la tua scelta.
Quindi dire che tu non scegli ma è una legge superiore che sceglie non ha senso. Sei tu che ti crei il tuo destino e sei tu che scegli in base alla tua maturità, che è legata naturalmente alla vita precedente che hai passato.
Se tu scegli un futuro di sofferenza sei più avanti, sei tu che me lo hai chiesto non io che ti ho imposto di farlo. Tutto dipende da te, da quello che chiedi, da quello che vuoi. Un’anima non saprà mai cosa gli succederà nella vita che sceglie, non può sapere tutto, sarebbe sbagliato. Quindi sa più o meno cosa gli capiterà, sa che si potrà avvicinare a me se sceglie una certa vita e se ha la volontà e la fede la sceglie.
Ma hai ragione, poche anime lo fanno. Molti chiedono solo di essere assistiti durante il loro nuovo percorso, di essere aiutati poi, ma non ora perché non se la sentono di scegliere una vita di sacrificio. Io rispondo in base alle sue richieste e a quello che è meglio per lui.
Certo che quando muori tu riesci a capire chi sei; quando muori tu non puoi vedere completamente la gioia ma ti rendi conto di quello che sei, ti rendi conto di essere un’anima bisognosa e di essere me. Questo ti può aiutare molto. Ma non tutti sono preparati ad accogliere questo aiuto e scelgono un altro tipo di vita e ricadono nell’oblio spirituale, nel non conoscere. E firmano la loro nuova condanna.
Dimmi Signore: come possiamo interpretare la realtà terrena per cui un’anima nasce in una famiglia ricca o povera? Può avere genitori colti o ignoranti?
Uno spirito nasce dove chiede di nascere. E logico che una spirito avanzato o che in quella vita avanzerà nasce indistintamente in una famiglia ricca come in quella povera…. Dipende da qual’è la sua strada e la sua missione. In questo caso non si può fare una questione di povertà o meno in senso economico. Qui si parla di spirito e perciò di quello che una persona riesce a sentire dentro di se. In questo senso uno spirito può nascere in una famiglia che da questo punto di vista è intelligente. E’ più facile che nasca in una famiglia che è caratterizzata da persone con un animo sensibile, anche se non è detto che loro possano o debbano insegnargli qualcosa, anzi può essere lui a insegnare ai parenti se col tempo conoscerà di più, ma nasce li perché è più simile spiritualmente a loro e inevitabilmente i primi ricordi li apprenderà dai genitori.
E’ difficile, a meno che io non lo voglia, che un’anima abbastanza iniziata nasca in una famiglia che non riesce a capirla e che non gli può dare gli spunti per maturare e iniziare il miglioramento.
Tu mi chiedi se con la finezza di spirito centri la cultura. Bisogna precisare su questo. La cultura centra, ma non per se stessa e fine a se stessa, perché quella non da nulla.
Un uomo dal momento che inizia la sua vita, dovrebbe iniziare a porsi delle domande riguardo il suo esistere nel mondo, riguardo i motivi, i perché e cercare delle risposte. Questa è la cultura necessaria. I perché possono giungere solo se li ricerchi e per ricercarli devi studiare, devi conoscere. Conoscere significa avere maggiore consapevolezza di se e del proprio posto nel mondo. Questo è importante.
Quindi per non fraintendere, più che dire che un’anima avanzata nasce in un luogo di persone colte, che non è sempre vero, bisogna invece dire, che è più facile che nasca tra persone che si pongono domande e tra persone che aspirano a conoscere per dare risposte a quelle domande. Un’anima avanzata non può nascere tra persone banali, con ignoranti si intende ciò. O meglio è difficile che vi nasca perché se io voglio perché è meglio così, posso fare tutto.
E’ possibile che una persona mentre nella vita precedente disponeva di rilevanti capacità intellettuali, in una nuova vita si presenti intellettualmente molto limitato?
Raramente esistono questi passaggi così bruschi. Di solito tu segui una strada precisa e delle tappe logiche. Ma a volte succede che fai questi sbalzi perché la tua maturità spirituale lo sai è indipendente dalla tua preparazione cerebrale. A volte si perché il mio è tutto un gioco di bilanci quindi decido per ciò che è meglio per te e il futuro che ho in mente per te. A volte uno scienziato può divenire in un’altra vita un essere molto indietro intellettualmente perché dipende tutto dal comportamento che hai tenuto nella tua vita precedente. Se lui ha sfruttato la sua intelligenza in modo negativo o solo per sé o solo per manifestarsi ed essere tenuto in considerazione, lui si è allontanato da ciò che io ho voluto per lui e allora nell’altra vita posso decidere di negargli l’intelligenza ma magari donargli un po’ più d’umiltà.
Perché io vi amo e faccio sempre il vostro bene. E faccio sempre quello che è meglio per voi. Comunque di solito si seguono tappe regolari e tu mantieni certe predisposizioni anche in un’altra vita.
Si parla molto della reincarnazione animale, alcune religioni asseriscono addirittura che l’anima di una persona possa regredire in un corpo animale. Puoi dirci qualcosa in proposito, possiamo supporre che gli animali abbiano un’anima?
Certo che gli animali hanno un’anima. Loro sono come voi, sono spirito anche loro. Anima è spirito e spirito è anima. E’ un binomio indissolubile questo.
L’anima animale è però diversa dalla tua. Loro
non hanno il vostro iter il vostro cammino. Loro hanno un altro mondo. Non si
ricongiungono al tutto in forma animale. Solo gli uomini possono. Gli animali
non sono uomini e non si uniscono al tutto, non conoscono evoluzione. Lo
spirito entra in tante forme ma non tutte si ricongiungono a lui. Alcune sono
solo necessarie, come le piante o gli animali. Certo, loro pensano e amano come
voi, ma non devono compiere un cammino. Sono stati creati da Dio per fare gli
animali e basta. Non esiste la reincarnazione animale. Un animale non potrà mai
diventare uomo e non sarebbe giusto che lo spirito di un uomo regredisse nel
corpo di un animale.
L’intelligenza e la bontà negli animali, come si diversifica?
Anche gli animali tra loro sono diversi, quelli intelligenti e quelli stupidi. Gli animali seguono il tuo spirito. Se sei buono anche il tuo cane è buono.
Nell’evoluzione della specie, l’uomo ebbe un’origine autonoma, oppure è da considerarsi la migliore evoluzione di qualche primate?
L’uomo ha avuto una sua origine autonoma. Per quanto riguarda gli altri animali molti hanno avuto un’origine comune, altri no…è errata la teoria che l’uomo discende dalla scimmia… Ogni animale ha la sua ragion d’essere… io ho voluto creare animali quando servivano e quando era il momento. Quindi anche se l’inizio è uno, ciò non significa che sia l’inizio comune di tutti. Voi ad esempio siete venuti in seguito, e siete e avete finalità e caratteristiche autonome.
La nostra maturità spirituale regredisce con un comportamento negativo?
La tua maturità spirituale rimane quella. Non si può andare indietro. Si può soffrire di più, quello sì ma sai che a volte è meglio. Se uno si comporta così male come dici, allora nella prossima vita avrà la stessa maturità spirituale ma potrà forse usarla meglio se gli succederà qualcosa di particolare, se conoscerà la sofferenza, insomma deve intervenire qualcosa che lo cambi.
Se lui invece non capirà ancora nella prossima vita di nuovo partirà con ciò che ha, ovvero nulla o quasi ma subirà vicende diverse. Ricordatevi che io cerco sempre il vostro bene. Insomma la tua maturità resta quella, le condizioni in cui ti troverai a vivere quelle sì che cambiano sempre e possono peggiorare ma sempre per il tuo bene.
Si potrebbe asserire che la nostra spiritualità è sempre positiva?
Si puoi dire così. E’ sempre un aiuto per l’uomo. Non ti tira in dietro.
Anche lo spirito santo che è in noi per aiutarci è positivo, puoi fare una distinzione?
Lo spirito santo è però diverso. Io ora sto parlando della tua maturità ovvero del tuo spirito, di quanto lui ha capito. Certo lo spirito santo non può essere più o meno indietro. E’ una cosa completa. Lo spirito santo è quello che interviene anche ora mentre stai scrivendo. Solo che lo spirito santo non conosce tutto completamente mentre io sì. Lo spirito santo attinge la conoscenza da me.
Io sono il padre e voi i figli, voi siete il
mio spirito diviso e imperfetto e io voglio che voi mi raggiungiate presto. Lo
spirito santo è una parte di me che vive in voi per darvi forza e farvi andare
avanti. Lo spirito santo è in tutti voi per orientarvi verso di me. Sono io che
vi guido attraverso lui. Il tuo spirito è imperfetto e deve migliorare mentre
lo spirito santo non è in te per migliorare ma solo per aiutarvi. Quando lo
spirito si ricollega a me non esiste più la divisione. Io sono il tutto e tutto
ritorna in me. Nel tutto non c’è memoria individuale solo una memoria
universale. Tu non ricordi la tua vita quando ti ricongiungi a me. Tu sai solo
di aver vissuto e di aver superato il gioco e ora godi. Quando muori non rivedi
la tua vita ma i tuoi ricordi si spengono con il tuo corpo. I ricordi sono
materia. Che senso avrebbe rivedere la tua vita? Se tu lo vuoi Dio ti può fare
vedere tutto ciò che chiedi e tutte le tue vite ma ciò non ti gioverebbe. Entri
nel tutto e tu sei parte di lui e tu sei lui e basta. Tu sai di essere
diventato me. Tu sai di essere me.
Signore, ascolta questa analisi. Se dovessi rispondere alla domanda: «chi sono io». Risponderei che io sono ciò che ricordo di essere, se anche fossi qualcosa d’altro non avrebbe senso se non sapessi di esserlo. Ora tu dici che alla nostra morte non avremo più il ricordo della nostra vita precedente.
Quando sei in me non rimane la tua individualità terrena. Rimane solo la consapevolezza di essere stato e di gioire. Tu non sarai interessato a sapere chi sei stato prima. Tu raggiungi la consapevolezza di essere me e tutta la tua memoria va in me. Quando sei in me tu non esisti più. Esisto io. Io ricordo sempre sì. Ma io ricordo tutte le vite. Non solo le tue. Ma certo io ricordo tutti voi.
Signore mio, questo è un passaggio molto duro da capire, ho sempre pensato di poter un giorno riabbracciare mia madre, supponevo che l’avrei raggiunta e l’avrei stretta nuovamente fra le braccia.
La nonna Paola è me. Io sono lei. Lei è nel tutto ora. Lei non sa di essere stata vostra nonna, lei sa solo di aver vinto il gioco e ora gode con me del bene supremo. Tu puoi capire moltissime cose ma la verità l’avrai solo quando sarai me.
Tu lo sai che quando un tuo caro muore non è un addio. E ciò rimane. E ciò è vero. Ma il fatto di riabbracciare tua madre è un’esigenza, un bisogno ancora umano. Tu vuoi di nuovo vederla come uomo. Ma quando sarai in me tu perderai questo bisogno. Perché in me tu troverai la tua completezza, la tua identità. Tu sei me. Non hai bisogno di ricordarti chi eri e di riabbracciare i tuoi parenti. Tu sei me e tu ricordi attraverso di me. Ora non sei più tu ma sono io che dico…guarda in una vita io ero Luigi e la Paola era mia madre e io gioirò di questo come di tutto il resto. Ma sono io che lo farò e non tu. Forse ora non riesci ancora a capire ma non è importante. Non preoccupatevi quando vi separerete anche in futuro da un vostro caro. Perché quando sarete me gioirete e io ricorderò tutto. Ed è questo che mi darà gioia e se la darà a me la darà anche a voi perché voi siete me.
I ricordi cerebrali svaniscono con la nostra morte!
Tu non ricordi più le tue singole vite, chi eri e cosa hai fatto e detto, chi hai incontrato. La cosa che tu ora però hai è il tuo bagaglio spirituale, ovvero ciò che la tua anima durante le reincarnazioni si è guadagnata. Il tuo bagaglio è la tua maturità spirituale. E’ questa la tua conquista e ciò che tu ricordi, o meglio più che ciò che ricordi, ciò di cui hai coscienza. Tu ora hai la consapevolezza,
La coscienza di essere ciò che sei e ciò che
sei è il frutto di una maturazione più o meno lunga attraverso più o meno
reincarnazioni. Tutto il resto, che l’uomo dimentica è solo la cornice di ciò
che di importantissimo accade, la cornice materiale che è certo necessaria, che
vi fa essere uomini su questa terra ma che non ti interessa ai fini del ricordo
che ti dà la coscienza di ciò che sei.
Forse non potremo capire tutto, forse hai imposto dei limiti oltre i quali non potremo giungere mai, ma io ancora ti chiedo di chiarire il concetto di individualità, poiché abituato a concepire la mia individualità come tutto me stesso compreso il ricordo terreno mi sentirei come alienato se ad un tratto questo ricordo non facesse più parte di me, ma fosse solo una cornice che non potrei più riconoscere come mia.
Questo fatto l’ho già spiegato. Ma ancora ti riesce difficile capire perché sei troppo ancorato alla tua individualità.
Allora partiamo dal principio.
Non esiste nulla sulla terra, solo uno spirito, lo spirito di Dio, immenso, onnisciente, in grado di riempire ogni cosa. Ora questo spirito decide di dividersi in diverse anime, quindi diverse persone per compiere i suoi viaggi sulla terra…alla fine tutte queste anime si riuniscono in una sola, si riuniscono in me.
E’ vero sulla terra la convenzione ha voluto che si chiamassero con nomi diversi e l’inevitabilità ha fatto sì che intraprendessero cammini diversi ed esistenze diverse, le più varie, ma non si può dimenticare che sono tutti partiti da un unico principio e da quello devono tornare. L’individualità è una cosa prettamente terrena, è essenziale, è necessaria ma nell’aldilà non può più esistere, perché sulla terra può avere un senso ed è giusto che ci sia ma nell’aldilà questo senso lo perde inevitabilmente. Fin da ora dovete riconoscervi non come singoli individui, ma come tutti appartenenti ad un unico spirito, dovete riconoscervi tutti parte di Dio, come un grande puzzle che per iniziare il gioco viene diviso in tanti piccoli pezzetti e poi si ricompone in un blocco unico. Non avere paura di non gioire di ciò che sei stato e di non ricordartene… perché ciò accadrà credimi e tu ti compiacerai di essere stato ciò che sei stato e di essere arrivato a me… solo in un modo un po’ diverso da come riesci ora ad immaginare. Tu ritorni in un tutto, ti rendi conto di far parte del tutto, ma ogni singolo tassello continua a vivere nel tutto con la sua memoria. Solo che il ricordo funziona in un modo un po’ diverso. Non sarai più un singolo tassello non ancora incastrato negli altri, ma sarai insieme agli altri in un tutto. E’ il meccanismo che cambia ma il principio no, quello resta fermo. Tu ricorderai solo attraverso di me. Nulla della memoria di ciò che hai vissuto ti verrà negata…diciamo che è giusta l’interpretazione che tu puoi accedere alla conoscenza di ciò che sulla terra sei stato… è una memoria che non rimane intrinseca in te, ma alla quale puoi accedere attraverso di me.
Se un’anima fosse quasi arrivata potrebbe sperare ugualmente nel ricongiungimento.
Per unirti a me devi maturare ed ottenere una certa consapevolezza. Tu puoi essere quasi arrivato ma questo non ti consente di unirti a me in modo automatico. Con il quasi non si giunge a me. Tutto deve essere sempre frutto di una tua scelta. E’ nelle tue mani e nella tua anima ciò che tu vuoi diventare. Perciò è comunque un passo che dipende da te e non da me.
Si può scegliere e guadagnare anche dopo la morte?
Dipende dai casi. In realtà tutta la tua vita è la manifestazione della tua scelta, anche se in modo più o meno inconsapevole, ma naturalmente è anche nel momento della morte che puoi operare la tua scelta, ma questa sarà sempre condizionata dal comportamento che hai tenuto in vita.
Si, con il momento della tua morte intendevo quando sei fuori dalla temporalità e dalla secolarizzazione. Ma ciò che intendo dire è che le due cose sono molto legate. La scelta che tu operi in vita e quella che puoi operare fuori dall’esistenza terrena sono strettamente collegate. Tu puoi capire più cose quando sei morto e sei con me ma se non ti sei comportato in vita in un certo modo allora non ci sarà molto da fare per te. Naturalmente perché tu pur capendo la realtà non vuoi fino in fondo un certo tipo di esistenza sulla terra. E’ difficile anche se capisci scegliere una strada più difficile in vita ma che può servire per la tua maturazione perché sei ancora spiritualmente indietro. Ma un anima molto matura può in quel momento chiedere di unirsi a me nonostante non abbia capito fino in fondo alcune cose in vita e ciò può succedere per mia volontà. Insomma si, esiste un momento di dialogo ma ciò che succederà non è determinato tanto da quello, ma sempre da te, dalle tue vite passate.
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Un giorno, mentre stavo leggendo un trafiletto
che recava le parole di un grande
illuminato, rimasi perplesso. La sintesi di quel discorso richiamava la
concezione induista per cui le anime non raggiungono mai uno stato di
beatitudine definitiva ma dovranno sempre anche nel mondo futuro continuare a
guadagnarsi la loro beatitudine. Ne rimasi turbato, così al più presto
interpellai il Signore su questo argomento.
Le anime non raggiungono mai uno stato di beatitudine definitiva?
Non funziona così…queste non sono le sue esatte parole…in realtà è vero che il ciclo di nascita e morte non potrà mai avere fine ma la tua anima individualmente può porre fine ad esso e godere della beatitudine eterna.
Lui è la reincarnazione di Dio, e Dio è universale ma a volte deve parlare per certa gente…in quei posti esiste anche questa credenza che non è reale ma può essere utile per loro perché magari una persona ha la tendenza ad accomodarsi, per questo dice che la meta devi guadagnartela giorno per giorno. Ma noi sappiamo la verità. E non è per voi quello che dice. Per questo spesso dico di ascoltare la parola di Gesù, che è la reincarnazione di Dio per voi e lui che ha parlato per voi.
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Così pure annotai un brano della “Bhagavad
gita” nel quale si diceva testualmente:
«Tutti gli esseri sono in me ma io non risiedo in loro».
Con io non risiedo in loro, intendo io come spirito universale, intendo il Dio che c’è sopra le vostre teste. Il concetto in realtà è semplice e voi lo avete capito, ovvero che c’è lo spirito di Dio, lo spirito universale sopra di voi, lo spirito onnisciente e poi c’è lo spirito individuale, ovvero una parte dei me che si incarna e vive nella vostra dimensione privandosi della sua onniscienza, Anzi con infinite limitazioni a seconda della maturità individuale dell’anima. Quindi esiste questa dualità: spirito universale e spirito individuale. E’ questa la verità, è questo ciò che conta ed è questo da sapere. Ora ho detto molte volte che la verità è una ma i modi, i vestiti della verità sono diversi a seconda del luogo, della gente, delle tradizioni in cui questa verità vive e si rivela. Quel libro è scritto per una civiltà che non è la vostra… tutto ciò che dice è saggio e santo ma i modi a volte sono fatti per loro e non per voi. Quando dico tutti gli esseri sono in me indico questa presenza dello spirito di Dio in tutti gli uomini. Ma il sottolineare «ma io non risiedo in loro» è perché in una civiltà come quella, con quelle credenze, è importante dirlo. Perché soprattutto le religioni orientali pensano a volte di poter arrivare da sole all’illuminazione pensano di poter rivolgersi soprattutto a se stesse, tendono ad essere sempre un po’ più individualiste rispetto alle religioni occidentali. E’ importante per loro ricordare che Dio onnisciente è anche e soprattutto sopra di loro e anche e soprattutto ad esso si devono rivolgere.
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E’ difficile per noi valutare fino in fondo il grado di maturità che abbiamo acquisito. Io credo di aver capito, ma so che questo non basta. Sento di amare il prossimo ma a volte questo amore si confonde, viene soffocato dall’iniquità della vita, inoltre non sono sufficientemente umile per mettere sempre in discussione me stesso. Dio mio, a volte provo tanto amore da desiderare di abbracciarti, ma ancora non so valutare la mia fede fino in fondo. Tu conosci bene le mie mancanze, le mie leggerezze, eppure ho l’ardire di chiederti:
Le vostre vite certamente possono essere le ultime. Dipende solo da voi.
Sai quando parlo di vita di sofferenza intendo tante cose. È un termine molto generico. Ora non vuol dire che il resto dei vostri anni devono essere dolorosi, questo non avrebbe senso. La sofferenza serve ad anime un po’ più in dietro, è piuttosto uno strumento per iniziare alla fede perché si sa che l’uomo cerca Dio con più facilità nel momento del bisogno. Oppure potrebbe essere un ultimo mezzo per migliorare in umiltà, oppure ancora per tentare di alienarsi dai beni terreni di questo mondo, per riuscire a dare il giusto valore alle cose che vi circondano. Può servire in tanti modi. Penso che nella situazione attuale delle vostre anime non sia più così necessaria. Il vostro compito è un po’ diverso ora. Perciò naturalmente con il vostro impegno, fede e preghiera e amore voi giungerete a me, magari con questa vita ancora e basta. E’ una vostra scelta. Se riuscirete a vincere la sfida ne sarei molto felice. E’ comunque non devi pensare che ci debba essere per forza sofferenza, chi te lo dice che tu non abbia gia vissuto situazioni molto tristi in passato se ora sei quello che sei?
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A questo punto credo che anche i più scettici avendo letto fin qui le risposte che ha dato il Signore inizino a porsi alcune domande.
Certo io non possiedo il carisma della verità, tuttavia vorrei tanto che si capisse che quanto è stato scritto appartiene ad una sfera trascendente che supera la normale cognizione umana. Quanto è successo potrei definirlo un miracolo meraviglioso, ma so bene che molti rimarranno ancora scettici o addirittura indifferenti, ma so anche che molte persone avranno letto questo libro tutto d’un fiato riscoprendo quello che forse hanno più volte pensato e condiviso.
Fin qui Dio ha manifestato la propria unità con noi, comunicandoci la certezza che al fine tutti ritorneremo a lui. Devo ammettere che durante la prima lettura in cui si esprimeva l’annullamento della nostra individualità, rimasi abbastanza attonito, ma alla fine riuscii a capire come al termine del nostro percorso non ci verrà tolto ciò che abbiamo acquisito, ma al contrario ci verrà aggiunto tutto ciò che ci manca. E’ vero, la nostra memoria materiale la ritroveremo solo in lui perché così deve essere, come potremmo essere felici se portassimo con noi tutte le nostre mancanze e iniquità passate? In lui noi ritorneremo vergini. Le nostre mancanze saranno state cancellate dalle nost<